La rapina di Asgreen al Giro
Fotografia di: Getty Images & Harry Talbot
Strade bagnate, tappa impegnativa: Asgreen ruba la vittoria.
Pioggia, pavé, cadute: la 14a tappa del Giro d'Italia aveva tutti gli ingredienti necessari per rovinare i piani. Mentre il gruppo scivolava sull'asfalto bagnato, le strategie crollavano, i favoriti cadevano e la vittoria sembrava lasciata al caso.
Mentre i rivali si affannavano per recuperare, Asgreen ha colto l'attimo a bordo della sua SuperSix EVO LAB71 Team Edition. Ha individuato il varco più piccolo ed è partito. Pedalata dopo pedalata, il distacco si è ampliato: precisione, nervi saldi e un controllo a sangue freddo lo hanno mantenuto in posizione eretta mentre la strada si inclinava pericolosamente sotto di lui.
Un raid in solitaria, eseguito in modo impeccabile su un circuito bagnato dalla pioggia che ha messo in difficoltà tutti gli altri. Asgreen ha puntato verso Nova Gorica senza più rivali da inseguire, affidandosi solo al suo istinto, alla potenza della sua SuperSix EVO LAB71 Team Edition e alla fiducia conquistata a fatica da un corridore che sa esattamente come concludere ciò che inizia.
Quando tagliò il traguardo da solo, il Giro capì esattamente a cosa aveva assistito: un corridore che aveva capitalizzato sulla carneficina, aveva sfruttato le condizioni a suo vantaggio e si era aggiudicato una tappa in piena vista.
Palcoscenico rubato. Dichiarazione fatta.