Dall’ Oro al Giallo
Richard Carapaz, campione olimpico in carica, pedala con la sua SuperSix EVO LAB71 verso il luogo più ambito nel ciclismo professionistico: la testa del Tour de France.
Due volte campione ecuadoriano a cronometro. Vincitore del Giro d’Italia nel 2019. Medaglia d’oro olimpica nella corsa in linea nel 2021. Unico ciclista professionista nella storia ad aver vinto le Olimpiadi ed esser salito sul podio di tutti i Grandi Giri.
E questo è solo un piccolo riassunto. Fare una lista dei risultati ottenuti da Richard Carapaz su una bicicletta sarebbe di per sé un'impresa.
Oggi, questa lista diventa un pò più lunga: dopo la terza tappa del Tour de France 2024, infatti, Richie ha ammesso che la maglia gialla di leader della corsa sia probabilmente il risultato più iconico nel ciclismo su strada professionistico.
Il tour di quest’anno è iniziato con il botto: un botto caldo, umido, collinoso ed estenuante. La prima tappa ha preso il via da Firenze, con una frazione di 206 chilometri e 3600 metri di dislivello verso Rimini, durante i quali le temperature si sono aggirate attorno ai 38ºC. La stampa l'ha definita come la tappa di apertura del Tour probabilmente più impegnativa di sempre. Molti corridori nel gruppo soffrivano visibilmente, ma l'eccezionale resistenza di Richie lo ha portato a tagliare il traguardo al 22° posto, a soli cinque secondi dal vincitore della tappa.
Anche nella seconda tappa salite e caldo sono continuati. Carapaz è rimasto calmo, concentrato e vicino ai favoriti della classifica generale per tutta la giornata. Quando il gruppo dei principali contendenti si è avvicinato al traguardo, Richie ha tirato fuori uno sprint sovrumano e ha tagliato il traguardo come primo del suo gruppetto. Il decimo posto di tappa lo faceva salire adesso al quarto posto assoluto, a pari tempo con gli altri pretendenti alla maglia gialla.
Il giorno dopo, quando il sole è sorto a Piacenza, il profumo del giallo doveva essersi diffuso attorno al bus del team EasyPost di EF Education First. Nel corso dei 230 chilometri della 3° tappa, Richie ha lottato tenacemente per rimanere in testa. Il percorso relativamente pianeggiante ha favorito la potenza pura dei velocisti più possenti del gruppo, ma il leggero e agile Carapaz si è spinto spalla a spalla con loro da pari a pari. Ha tagliato il traguardo nello sprint finale al 14° posto e per la prima volta nella sua carriera, come leader del Tour de France.
Il team EF Education FirstEasyPost, a bordo delle loro SuperSix EVO LAB71, è al momento al settimo posto nella classifica a squadre, con corridori quali i campioni nazionali Carapaz, Sean Quinn (USA), Rui Costa (Portogallo) e Alberto Bettiol (Italia) e altri fenomeni, grazie al ritmo intenso prodotto fino ad ora. Con la maglia gialla da proteggere, però, la tattica potrebbe cambiare.
“Al tour devi davvero guardare ad ogni minimo dettaglio per ottenere risultati, calcolare tutto alla precisione,” ha affermato Charly Wegelius, Direttore sportivo della EF Education FirstEasyPost. “Oggi era una di quelle occasioni. Abbiamo studiato il regolamento. Abbiamo controllato i distacchi… Abbiamo elaborato il piano basandoci su questo, sapendo che era un azzardo e che dipendeva da molti fattori esterni che non potevamo controllare. Fortunatamente in squadra avevamo dei corridori con un bel motore per raggiungere questo scopo. È stato un vero lavoro di squadra ed è bello che abbia dato i suoi frutti.”
“La maglia gialla è uno dei simboli più forti del ciclismo, ” ha continuato. È un grande onore per la squadra e per Richie averla conquistata, e ne trarremo il massimo.
“Ho lavorato duramente per questo momento. Significa molto, anche per il mio paese. Non ci sono molti ecuadoriani nel World Tour e spero che questo aiuti il ciclismo a crescere nel mio paese, ” ha detto Carapaz, dopo essere diventato il primo ecuadoriano a indossare la maglia gialla. "Domani sarà una giornata molto dura. Sarà molto difficile difendere la maglia, ma ci proverò.”
Allez, Richie. Allez, allez, allez.