Jack Rootkin-Gray
Jack Rootkin-Gray ha deciso di voler diventare un ciclista professionista sin da quando aveva sette anni. Questo determinato giovane britannico fa il suo debutto nel World Tour con noi in questa stagione. Jack porta nel nostro team talento, grinta e puro istinto di corsa.
Jack ha dovuto tener duro per riuscire a passare professionista. L’anno scorso, infatti, ha vinto tre gare ed è arrivato quarto ai campionati del mondo U23, ma solamente un paio di anni fa era pronto ad abbandonare lo sport per frequentare la London School of Economics.
Jack è cresciuto nel programma britannico della pista, che si è rivelata un'ottima scuola per lui, da atleta emergente, ma a Jack non piaceva pedalare in tondo all’interno di velodromi con l’aria condizionata. Preferisce invece pedalare su strada e lo fa da quando all’età sei anni vide un club locale allenarsi in un parco vicino alla sua casa natale nel Worcestershire, in Inghilterra. Appena ha visto quei corridori, tutti equipaggiati con le loro bici scintillanti, ha capito che avrebbe voluto fare la stessa cosa. Suo padre, che usava giornalmente la bici come mezzo di trasporto, comprò a Jack la sua prima bicicletta da corsa. L'estate in cui compì sette anni, Jack decise la sua strada futura. Durante tutta la scuola aveva giocato a calcio, rugby, tennis, hockey, nuoto e atletica leggera, ma non aveva mai rinunciato al suo sogno d'infanzia di correre con i professionisti.
Un viaggio in Belgio per gareggiare con alcuni amici quando aveva 15 anni gli diede ancora più entusiasmo per il ciclismo. Pedalare per parchi ordinati in Inghilterra era però una cosa; tremare sul pavè a 200 battiti cardiaci al minuto, tagliare le curve in mezzo a campi di grano e superare con astuzia i suoi compagni di fuga per andare a vncere le gare era la realtà delle corse in bicicletta! E Jack era bravo in questo. Era piuttosto bravo anche a girare in tondo sul parquet, ma la pista non lo emozionava così come facevano le corse su strada.
Jack si è guadagnato l’ingresso nel WorldTour con le sue imprese su strada, tornando a gareggiare con un nuovo ardore. Si è allenato in modo intelligente e ha corso duramente ogni volta che ne ha avuto l'occasione, ottenendo un numero impressionante di risultati, sia in patria che in giro per l'Europa. La sua prestazione a Glasgow, sul circuito dei mondiali, ha dimostrato che era uno dei migliori corridori U23 al mondo. Pensando al futuro, Jack non sa ancora che tipo di professionista diventerà.
Quest'anno si lancerà nelle gare del WorldTour e cercherà di fare del suo meglio ogni volta che si attaccherà il numero sulla schiena, cercando via via di migliorare. Vuole comunque essere sicuro di godersi questo passaggio. A lungo termine, vuole essere competitivo nelle classiche e confrontarsi con i migliori corridori del mondo quando si decidono le gare più dure e tattiche della stagione.
Curiosità
Qual è la tua salita preferita? Cosa la rende speciale?
Le Markstein in Alsazia, Francia. È la prima salita lunga su cui ho pedalato, ed è vicino a dove vivono i miei nonni. Ogni volta che vado a trovarli mi piace scalarla. Nel 2019, il giorno prima che il Tour de France la affrontasse, ho fatto un tentativo di KOM dietro mio padre su un motorino. Alla fine sono riuscito a fare un tempo più veloce rispetto ai corridori in fuga, ma mi è valso solo il 4° tempo assoluto.
Quando una gara si fa dura, cosa ti dici?
Vuoi vincere?
Se potessi andare in qualsiasi luogo del mondo, dove andresti? Perché?
Australia! Ho sempre desiderato visitarla, fin da quando ero bambino.
Chi è il tuo atleta preferito, tra tutti gli sportivi? Qual è la cosa per cui lo ammiri di più?
Roger Federer: classe, dedizione, stile.
Giro, Tour, o Vuelta? Perché?
Il Tourrrrrrrr. Semplicemente iconico. L’evento più importante del nostro sport.
Data di nascita: 05/11/2002
Città natale, Paese: Londra, Inghilterra
Lingue parlate: Inglese